La Leggenda

Narra un'antica leggenda che tanti e tanti anni fa, mentre correva l'anno sci alpinistico stagione '99/2000, un uomo sulla trentina ad una delle sue prime esperienze sulla neve, preso da quello strano senso di eccitazione che come ormai si sa colpisce gli individui sottoposti ad ardua fatica, ispirato da un famoso film in voga all'epoca, iniziò a gridare "Drago, Rocky, Drago, Drago!! " al fine di trovare incitamento ed arrivare a spremere le ultime energie rimaste nel suo corpo per dare tutto quello che aveva. L'uomo successivamente identificato come Paolo Degasperi, viste anche le sue origini, fu subito soprannominato Drago di Sardagna. E draghi furono subito anche tutti i restanti componenti della spedizione: i due fratelli Eros e Simone Banal, con Marco Parisi chiamato anche trattore per la sua nota capacità di non fermarsi mai una volta avviato. Infine il giorno seguente, seguendo le orme dell'ormai leggendaria spedizione, si aggiunse l'ultimo drago originale: colui che ricorda e narra questa leggenda, cioè io Silvano Beatrici.

Lo spirito di essere "Drago" e soprattutto quello di entrare nella "Drago Zone" equivale a quello di mettere anima e corpo fino all'ultima goccia di energia e di sudore in un'impresa. Questa non deve essere per forza un'impresa difficilissima a livello assoluto, ma lo deve essere improrogabilmente a livello personale. In poche parole ci sono in giro delle vere "bestie" che potrebbero considerare alcune delle nostre imprese quanto mai abbastanza facili, quando per noi sono quasi un'utopia finché non le realizziamo spingendoci oltre il limite delle nostre capacità.

Nel 2002 è entrato nella "Drago Zone" anche una "bestia" come Massimiliano Chemelli, uno che può tentare le imprese anche a livello assoluto.

Nel 2003 si è aggregato Luca Miori, già da tempo frequentatore del gruppo non si è mai tirato indietro di fronte a qualsiasi proposta di impresa, per dura o impegnativa che sia.... anzi, le ha sempre incoraggiate o proposte!!!